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lezione 3: 13 nov. LABOR. barriere architettoniche

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lezione 3: 13 nov. LABOR. barriere architettoniche - Pagina 6 Empty Terzo laboratorio venerdì 3 novembre 2009

Messaggio  sabrina.boccia Ven Nov 20, 2009 10:10 pm

Guardando questi video,in particolare quello sulla metro di Milano(città ricca di arte,poesia,musica,letteratura,scienza),ho pensato come nel 2009 ancora esistano le barriere architettoniche e come queste rendano un inferno “tante vite”di diversamente abili,mettendoli quotidianamente in difficoltà.
E’ difficile crederci…ma…le persone diversamente abili,in questa città,hanno seri problemi…soprattutto con la metropolitana!
I dis-abili hanno problemi nel condurre la loro vita,non possono essere indipendenti ma nonostante le denunce di varie trasmissioni televisive come ad es. ANNOZERO,MI MANDA RAI3,LE IENE E STRISCIA LA NOTIZIA ,la questione non è risolta…
A questo punto…perché tante belle frasi? E la pratica?
Care studentesse,le barriere devono essere abbattute affinché queste persone possano integrarsi nella società.
Infatti, sono esse che, rendono il soggetto DIVERSAMENTE ABILE.
Quanti problemi hanno e noi non ce ne rendiamo conto…
Quando la lezione è terminata e sono andata via dall’università e facendo il mio solito tragitto,ovvero andare alla funicolare,scendere a corso Umberto primo,aspettare l’autobus,salire,scendere alla stazione e andare a prendere il treno per fare ritorno a casa ,ho pensato …ma come fa un diversamente abile a fare questo percorso?
Quante difficoltà ci sono anche nello svolgere semplici gesti quotidiani
Carissime…la riflessione sarebbe ancora lunga,data l’attualità dell’argomento,per questo direi di concludere,affermando che nel nostro Paese “c’è MOLTO da lavorare
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lezione 3: 13 nov. LABOR. barriere architettoniche - Pagina 6 Empty Parcheggio disabili

Messaggio  Pommella Maria Orsola Ven Nov 20, 2009 11:08 pm

Vivo in una città molto caotica, dove il senso civico è a dir poco latente.
Ogni giorno la mia riflessione riguarda un'area di parcheggio riservata a disabili puntualmente occupata dall'intelligente di turno. La mia pressione si alza quando poi vedo gironzolare tra le auto in sosta, per lo più selvaggia, gli ausiliari del traffico che tutto fanno tranne che gestire e organizzare la viabilità.
L'area riservata di cui parlo si trova proprio davanti ad un negozio di generi diversi e spesso l'intelligente di cui sopra vi parcheggia il proprio furgoncino. Non che gli ausiliari siano suoi clienti?

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lezione 3: 13 nov. LABOR. barriere architettoniche - Pagina 6 Empty Re: lezione 3: 13 nov. LABOR. barriere architettoniche

Messaggio  giuseppina.papa Ven Nov 20, 2009 11:11 pm

Ciao a tutti,
per venire all'università viaggio sempre con i mezzi pubblici, vedo molti vecchietti curvi col bastone che cercano di mettersi al riparo dagli spintoni in qualche cantuccio, istintivamente mi viene di cedere il posto, ma vedendo che non è un gesto che va di moda, qualche volta ho esitato a farlo e dopo me ne sono vergognata. Andiamo tutti di fretta, nessuno si ferma ad aiutare una signora col passeggino a salire o scendere dal treno, non sono affari nostri. Parliamo tanto di quello che non fanno gli altri e non ci chiediamo quello che possiamo fare noi. Tutte le volte che ho ceduto un posto a sedere sono sempre stata ringraziata un numero eccessivo di volte. Una volta c'era in treno una donna extracomunitaria con in braccio un bambino che piangeva in modo disperato, doveva scendere dal treno e non riusciva a prendere le valigie, quando ha visto che la stavo aiutando mi ha guardata con stupore, non se lo aspettava, perchè? Diciamo spesso che gli uomini sono dotati di sentimenti,ne siamo proprio sicuri? Qualche volta sarebbe opportuno metterlo in dubbio!
Tutti possiamo fare qualcosa per aiutare chi è meno fortunato e non è vero che non veniamo ripagati, la ricompensa consiste nel fatto che dopo ci sentiremo persone migliori!
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Messaggio  bossarosa Ven Nov 20, 2009 11:29 pm

Ciao .
Guardando il video in aula riguardante le barriere architettoniche mi sono sentita poco riflessiva su aspetti negativi che popolano la nostra esistenza quotidiana o meglio mi sono resa conto di quanta poca considerazione i comuni le istituzioni ecc... nei loro proggetti di costruzione danno ai sogetti disabili senza tener conto dei loro bisogni. Anche le cose più semplici per noi come spostarci da un luogo ad un altro sia complicato per loro a causa di queste barriere. Che tristezza! Sad

bossarosa

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Messaggio  Anna Ferrante Sab Nov 21, 2009 12:00 am

Da anni le istituzioni stanno facendo "del loro meglio" per eliminare le cosidette barriere architettoniche, quegli ostacoli urbanistici ed edilizi che proibirebbero ai diversamente abili di usufruire di servizi comuni, di muoversi liberamente per strada e negli uffici pubblici. In pratica stanno cercando di far si che non esistano presupposti per cui i diversamente abili si sentano cittadini di serie B.
A mio avviso, però, le barriere architettoniche da abbattere non sono soltanto quelle urbanistiche, ma quelle mentali di molte persone. Ma qui non ci sarà ingegnere o geometra che possa intervenire...
Spesso pensiamo che le barriere non siano un problema di tutti, ma che riguardino solo una parte della società, le persone che riteniamo appartenere alla categoria dei cosiddetti "disabili". E poi lo sappiamo, i disabili non siamo noi, sono gli altri! Il mondo non si divide tra disabili e non, la gente è l'insieme di persone diverse, diverse per età, per cultura, per idee, per abilità/inabilità, diverse... per mille motivi. E la diversità è un bene, non un male, anzi è una ricchezza da saper cogliere in tutte le situazioni.
Progettare meglio, senza barriere, vuol dire anzitutto porre attenzione ai reali problemi della gente. Si apre quindi uno scenario progettuale molto vasto costituito da mille possibilità di soluzioni che ponendo maggiore attenzione a spazi, colori, illuminazione, arredi e attrezzature possono portare alla realizzazione di ambienti di vita in cui stare tutti bene.

Abbattiamo allora le barriere, ma per costruire un mondo migliore!

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Messaggio  AlessiaDiFraia Sab Nov 21, 2009 8:55 am

Eccomi nuovamente sul forum…avevo il pc rotto e sono mancata per un pochino… la settimana scorsa abbiamo visto dei video sugli ostacoli imposti ai disabili dalle barriere architettoniche che quotidianamente intralciano la loro vita. Purtroppo, a riguardo, io penso che al giorno d'oggi nonostante avanzi la tecnologia e si sia fatto molto per eliminare le barriere archittettoniche, ci sono ancora tanti posti pieni di barriere e ostacoli, ostacoli che non permettono ad una persona di compiere autonomamente qualsiasi attività. Molte persone con ridotte capacità motorie, visive o uditive, si trovano, ancora oggi purtroppo, ad essere discriminati da uno scalino o dalla larghezza di una porta. Il nostro dovrebbe essere un paese nel quale il libero movimento e la normale fruizione degli ambienti siano traguardi raggiunti da tutti… ma ciò non è reso possibile, e lo constato ogni giorno uscendo di casa… mancanza di rampe, banconi da bar troppo alti, semafori privi di segnalatore acustico od oggetti sporgenti, ascensori piccoli ecc. Sinceramente non sono in grado di fornire una risposta al perché di tutto ciò, non capisco il perché di queste mancanze da parte delle amministrazioni comunali o da chi si occupa di ciò, forse prima delle barriere fisiche bisognerebbe far cadere le barriere psicologiche che permettono ancora oggi questo stato di emarginazione sociale, civile e lavorativa dei soggetti disabili!!!
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lezione 3: 13 nov. LABOR. barriere architettoniche - Pagina 6 Empty Barriere Architettoniche

Messaggio  MARIA SGLAVO Sab Nov 21, 2009 12:35 pm

Salve a tutti...oggi visionando i video ho capito la vera fortuna che abbiamo,molte volte ci soffermiamo su cose inutili pensando che abbiamo il problema peggiore e poi...davanti a certe cose rimaniamo a bocca aperta.Una persona disabile si sente nelle città come nei piccoli centri "in gabbia" ,una gabbia che viene costruita per loro dalle amministrazioni che vertamente non aiutano i soggetti disabili a vivere bene ,anzi....Vorrei riportare di seguito una denuncia fatta da una disabile (leggete il contenuto) è assurdo.A raccontare il suo «impatto» con le barriere architettoniche è Aldo Palazzese, che in una lettera indirizzata all'assessorato ai Servizi Sociali scrive: «Sono un ragioniere commercialista iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Latina dal 1996. Sono costretto a vivere su una sedia a rotelle, che mi accompagna in ogni attività personale e professionale». Il sign. Palazzese alcuni giorni fa, dovendo partecipare ad un evento formativo (obbligatorio) recatosi nell'hotel presso il quale l'incontro si teneva si è trovato davanti a gradini e scale che solo grazie all'aiuto di familiari e colleghi è riuscito a superare con la sua sedia a rotelle. Per lamentare l'episodio lo stesso Palazzese ha scritto ai consiglieri dell'Ordine, ricevendo come risposta, dal segretario dello stesso Ordine, che «la responsabilità dell'accaduto era mia per non essermi prenotato, in quanto se mi fossi messo in lista gli organizzatori avrebbero fatto in modo di farmi superare, quelli che lui definisce i "due o tre soli gradini presenti"». Una risposta che secondo Palazzese la dice lunga sull'«insensibilità in materia di disabilità dell'Ordine».
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Messaggio  MARIAGRAZIA GRIMALDI Sab Nov 21, 2009 6:49 pm

ciao a tutti,
a volte mi capita di vedere all'università delle persone disabili e mi chiedo come facciano a svolgere le mille incombenze didattiche e non: fare la fila in segreteria (non dovrebbe esserci uno sportello a loro adatto, non so più basso??) o arrivare ai dipartimenti di presidenza o del ns tutor Sirignano, andare a pranzo, prendere la metro!! altro che barriere architettoniche viviamo in paese arretrato e incivile poichè non dà la possibilità a queste persone di vivere una vita normale, uscire, lavorare, andare all'università[b], spostarsi con i mezzi pubblici........mi chiedo se le cose cambieranno mai!!!

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lezione 3: 13 nov. LABOR. barriere architettoniche - Pagina 6 Empty terza lezione

Messaggio  teresa di domenico Sab Nov 21, 2009 8:08 pm

Per quanto riguarda le barriere architettoniche esse purtroppo sono sempre esistite nella vita di ogni individuo e hanno sempre ostacolato quelli che sono a mio parere le normali azioni dell'uomo.sinceramente nn credo che esse si possano mai abbattere anche se negli ultimi anni qualche risultato si è avuto ma per continue richieste e per continui disagi.Credo fermamente che queste persone abbiano il diritto e il dovere di muoversi come tutti e che quindi venga data loro questa ovvia possibilita.

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lezione 3: 13 nov. LABOR. barriere architettoniche - Pagina 6 Empty lezione 3 Le barriere architettoniche

Messaggio  maria rosaria Dom Nov 22, 2009 12:41 am

alla luce di ciò ke abbiamo detto in classe e riflettendo attentamente,mi rendo conto di quanto ancora poco faccia la politica o cmq le istituzioni,per garantire una vita normale o per lo meno agevole a queste persone.Si sente spesso parlare nei discorsi dei politici di programmi di intervento a favore dei disabili,ma concretamente poi questi programmi non vengono messi in pratica non garantendo così una piena partecipazione alla vita sociale e civile di tutti i cittadini.

maria rosaria

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Messaggio  valeria gargiulo Dom Nov 22, 2009 1:24 pm

Volevo riprendere anche se con un pò di ritardo, il problema delle barriere architettoniche per disabili di cui abbiamo in aula visionato anche dei video significativi, al fine di comprendere tale problema.Come hanno riportato anche altre ragazze, purtroppo a volte non ci rendiamo conto di quanto queste persone soffrono in quanto non abbiamo i loro problemi e non comprendiamo cosa significhi realmente scendere delle scale... prendere un pullman, attraversare la strada....e tante altre...perchè sono azioni quasi scontate che facciamo ogni giorno...anche io mi sono commossa vedendo il video ...e mi sono sentita anche molto inutile...perchè vorrei tanto poter fare qualcosa di concreto per queste persone...ma come? mi chiedo...se per primo chi dovrebbe, e cioè lo stato, non da la possibilità a queste persone il diritto di vivere come afferma anche la costituzione italiana...dunque è un vero reato...e perchè non si dice nulla? perchè non si provvede a tutto ciò...? Sad

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lezione 3: 13 nov. LABOR. barriere architettoniche - Pagina 6 Empty Re: lezione 3: 13 nov. LABOR. barriere architettoniche

Messaggio  rosa cantone Dom Nov 22, 2009 2:19 pm

Volendo commentare il video proiettato in aula direi che di barriere architettoniche a Milano, come in tante altre città, ce ne sono troppe. Barriere invisibili ai più sono ostacoli insormontabili per chi è costretto a girare su una carrozzina.
Forse la vera barriera sta dentro la testa di chi progetta e di chi organizza e nell’inciviltà di alcuni: "Sono tante le persone che parcheggiano davanti alle pedane dei marciapiedi o che bloccano altri passaggi". Ma le barriere culturali sono le più fastidiose (e le più ingiuste). E questo è il segnale più preoccupante e doloroso


Ultima modifica di rosa cantone il Sab Dic 05, 2009 8:08 pm - modificato 1 volta.

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lezione 3: 13 nov. LABOR. barriere architettoniche - Pagina 6 Empty barriere architettoniche invisibili

Messaggio  valentina fusco Dom Nov 22, 2009 2:29 pm

io credo che bisogna partire prima dalle barriere invisibili, ossia quelle presenti nella nostra mente...per poi passare a quelle della realtà. Perchè solo sconfiggendo quelle presenti in noi possiamo evitare di crearle al nostro esterno...inoltre io credo che tutto quello che succede nella nostra società sia dovuto ad una sorta di menefreghismo, non sempre cattivo, alcune volte dovuto al fatto che un determinato argomento si sente lontano e quindi non gli si da importanza...fortunatamente il numero delle persone diversamente abili è in percentuale inferiore alle persone normodotate...ma io credo che se ognuno di noi avesse delle esperienze dirette (per es. nelle proprie famiglie) a riguardo forse la mentalità delle persone sarebbe diversa perchè in qualche modo l'argomento toccherebbe un pò tutti...
So che è brutto dirlo ma forse le persone dovrebbero provare sulla propria pelle cosa vuol dire non poter svolgere in maniera NORMALE tutte quelle attività che per noi sono scontate e semplici...aggiungo inoltre che tutti siamo uguali...a tutti noi è stata donata la vita... e tutti noi dobbiamo essere messi in condizione di poterla vivere pienamente.
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Messaggio  angela bruno Dom Nov 22, 2009 3:57 pm

ostacoli ed impedimenti, di forma temporanea o permanente, che impediscono all'utente di usufruire in piena sicurezza di tutta quella serie di funzioni, attrezzature e servizi che la società dovrebbe garantire a tutte le categorie d'utenza.

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Messaggio  gilda cecoro Dom Nov 22, 2009 4:09 pm

Vorrei invitare tutti alla lettura di questo articolo. In me ha suscitato molta rabbia … non stiamo parlando di carenze presenti solo al sud, anche il nord purtroppo sembra cadere nel baratro della vergogna e nella mancanza di bisogni fondamentali. Si parla tanto di inclusione, parità di diritti … invece?
Buona lettura.
BOLOGNA - Autobus sprovvisti di scivolo, o dotati di pedana difettosa e non funzionante. Fermate prive di marciapiede, con una pendenza difficile da superare anche per una sedia a ruote elettrica. Scarsa disponibilità di autisti Atc ad aiutare le persone con disabilità. Infine, poche le linee attrezzate nella periferia cittadina. É questa la denuncia di Alberto Coppini, disabile residente a Casalecchio di Reno, periferia di Bologna, da circa due anni e mezzo, che lamenta "una situazione dei trasporti pubblici vergognosa per una città come Bologna, che dovrebbe essere aperta ai problemi sociali". Nel mirino finiscono in particolare le pedane automatiche azionate dal conducente direttamente dal posto di guida: "Richiedono molta manutenzione, si rompono facilmente e se urtano il bordo del marciapiede o sfiorano un gradino tornano indietro per motivi di sicurezza" spiega Roberto Amori, appassionato ed esperto di mobilità urbana, nonché educatore di ragazzi con disabilità per l'Anffas a Sasso Marconi.
Ma non sono solo i problemi tecnici ad affliggere le persone con disabilità che desiderano spostarsi con mezzi pubblici all'ombra delle due torri. Spesso è proprio il fattore umano a fare la differenza: "Ho fatto tante campagne in favore dell'accessibilità - dice Carlo Vicinelli che si occupa del problema barriere architettoniche per l'Aias (Associazione italiana assistenza spastici) di Bologna, ma non vedo una volontà vera dell'Atc di rendere accessibili tutti i bus. È un problema culturale che vale per gli autisti come per i dirigenti: il disabile è quello che ‘rompe', che crea disagio, e allora meglio far finta che la pedana non funzioni per non avere problemi. Io stesso preferisco così usare la macchina".
Un'odissea metropolitana in piena regola quella di Coppini, che in una tranquilla giornata di inizio ottobre esce di casa con la compagna per andare in stazione centrale, destinazione Padova: "Abito in un quartiere nuovo ma servito malissimo dai trasporti pubblici - racconta - quella mattina siamo partiti due ore prima della partenza per prendere l'85, che passa solo una volta all'ora e quando ci sono dei guasti (come mi ha confermato un addetto Atc), viene sostituito con mezzi non accessibili per mancanza di risorse". Arrivati a Casalecchio, i due prendono l'86 "che però ferma in Piazza Roosvelt, lontano dalla stazione, tant'è che abbiamo dovuto raggiungerla a piedi". Ma non è tutto: "Il ritorno è stato ancora peggio: abbiamo impiegato due ore e un quarto, oltre al solito lungo tratto a piedi. Questo perché il primo autobus della linea 20 che è passato non aveva la pedana, il secondo non riusciva ad aprirla e l'autista, stizzito, ha chiuso la portiera e se n'è andato". Coppini prova a telefonare all'Atc per reclamare, ma "non mi hanno preso neanche il nome, quindi presumo che non si faranno vivi" conclude amareggiato.
I disabili che abitano in periferia vivono in una situazione di isolamento e disagio: "La domenica l'85 non passa - continua Copini - , e mi sento isolato anche se abito a pochi chilometri dal centro storico. Il confronto con Padova, dove abitano i cugini della mia compagna, è impietoso: lì c'è il metro bus che passa ogni cinque minuti, copre tutta la città a qualunque ora, e non ha bisogno di pedane mobili perché è a raso della banchina". Anche le tariffe dell'azienda bolognese sono sotto accusa: "L'abbonamento a Padova costa 15 euro - dice -, non si basa sulle fasce di reddito e l'accompagnatore paga lo stesso prezzo. A Bologna un invalido come me deve sborsare ben 45 euro.
(24 ottobre 2009)
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lezione 3: 13 nov. LABOR. barriere architettoniche - Pagina 6 Empty Giuseppina Castiello

Messaggio  Admin Dom Nov 22, 2009 6:15 pm

barriere architettoniche
Giuseppina Castiello il Ven 20 Nov 2009 - 11:29

.ciao a tutti, sono giuseppina ritengo che finche' esisteranno le barriere architettoniche, rappresenteranno sempre un ostacolo per il diversamente abile e per il suo inserimento in societa'. e' avvilente pensare che ancora oggi molte strutture architettoniche non sono predisposte per ospitare questi soggetti, ancora una volta costretti a rimanere fuori..... fuori dal mondo.
Giuseppina Castiello


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Messaggio  lucia aversano Dom Nov 22, 2009 7:42 pm

Salve a tutti.
Purtroppo per problemi al pc non ho avuto modo di partecipare alle discussioni nei giorni passati e soltanto ora, ho la possibilità di leggere gli interventi sul tema trattato.

Indignazione e rabbia: sono queste le emozioni che ho provato subito dopo la visione in aula del video , venerdi scorso.
La nostra cara e decantata società dell'uguaglianza e delle pari opportunità nella realtà non esiste.
Bisogna fare ancora molta strada per garantire a tutti i cittadini gli stessi diritti e soprattutto la libertà. Io credo che debbano essere in primo luogo le istituzioni a muoversi a livello urbanistico, cercando di garantire la pienezza dei diritti al disabile e la conquista dell'indipendenza fisica, ma soprattutto bisogna agire a livello sociale, cercando di rimuovere quelle che sono le barriere culturali.
Quando parlo di "rimozione di barriere culturali" mi riferisco ad un importante lavoro di educazione che riguardi la società tutta, al fine di promuovere l'integrazione sia sul versante sociale che ambientale.

lucia aversano

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Messaggio  lucia aversano Dom Nov 22, 2009 7:55 pm

gilda cecoro ha scritto:Vorrei invitare tutti alla lettura di questo articolo. In me ha suscitato molta rabbia … non stiamo parlando di carenze presenti solo al sud, anche il nord purtroppo sembra cadere nel baratro della vergogna e nella mancanza di bisogni fondamentali. Si parla tanto di inclusione, parità di diritti … invece?
Buona lettura.
BOLOGNA - Autobus sprovvisti di scivolo, o dotati di pedana difettosa e non funzionante. Fermate prive di marciapiede, con una pendenza difficile da superare anche per una sedia a ruote elettrica. Scarsa disponibilità di autisti Atc ad aiutare le persone con disabilità. Infine, poche le linee attrezzate nella periferia cittadina. É questa la denuncia di Alberto Coppini, disabile residente a Casalecchio di Reno, periferia di Bologna, da circa due anni e mezzo, che lamenta "una situazione dei trasporti pubblici vergognosa per una città come Bologna, che dovrebbe essere aperta ai problemi sociali". Nel mirino finiscono in particolare le pedane automatiche azionate dal conducente direttamente dal posto di guida: "Richiedono molta manutenzione, si rompono facilmente e se urtano il bordo del marciapiede o sfiorano un gradino tornano indietro per motivi di sicurezza" spiega Roberto Amori, appassionato ed esperto di mobilità urbana, nonché educatore di ragazzi con disabilità per l'Anffas a Sasso Marconi.
Ma non sono solo i problemi tecnici ad affliggere le persone con disabilità che desiderano spostarsi con mezzi pubblici all'ombra delle due torri. Spesso è proprio il fattore umano a fare la differenza: "Ho fatto tante campagne in favore dell'accessibilità - dice Carlo Vicinelli che si occupa del problema barriere architettoniche per l'Aias (Associazione italiana assistenza spastici) di Bologna, ma non vedo una volontà vera dell'Atc di rendere accessibili tutti i bus. È un problema culturale che vale per gli autisti come per i dirigenti: il disabile è quello che ‘rompe', che crea disagio, e allora meglio far finta che la pedana non funzioni per non avere problemi. Io stesso preferisco così usare la macchina".
Un'odissea metropolitana in piena regola quella di Coppini, che in una tranquilla giornata di inizio ottobre esce di casa con la compagna per andare in stazione centrale, destinazione Padova: "Abito in un quartiere nuovo ma servito malissimo dai trasporti pubblici - racconta - quella mattina siamo partiti due ore prima della partenza per prendere l'85, che passa solo una volta all'ora e quando ci sono dei guasti (come mi ha confermato un addetto Atc), viene sostituito con mezzi non accessibili per mancanza di risorse". Arrivati a Casalecchio, i due prendono l'86 "che però ferma in Piazza Roosvelt, lontano dalla stazione, tant'è che abbiamo dovuto raggiungerla a piedi". Ma non è tutto: "Il ritorno è stato ancora peggio: abbiamo impiegato due ore e un quarto, oltre al solito lungo tratto a piedi. Questo perché il primo autobus della linea 20 che è passato non aveva la pedana, il secondo non riusciva ad aprirla e l'autista, stizzito, ha chiuso la portiera e se n'è andato". Coppini prova a telefonare all'Atc per reclamare, ma "non mi hanno preso neanche il nome, quindi presumo che non si faranno vivi" conclude amareggiato.
I disabili che abitano in periferia vivono in una situazione di isolamento e disagio: "La domenica l'85 non passa - continua Copini - , e mi sento isolato anche se abito a pochi chilometri dal centro storico. Il confronto con Padova, dove abitano i cugini della mia compagna, è impietoso: lì c'è il metro bus che passa ogni cinque minuti, copre tutta la città a qualunque ora, e non ha bisogno di pedane mobili perché è a raso della banchina". Anche le tariffe dell'azienda bolognese sono sotto accusa: "L'abbonamento a Padova costa 15 euro - dice -, non si basa sulle fasce di reddito e l'accompagnatore paga lo stesso prezzo. A Bologna un invalido come me deve sborsare ben 45 euro.
(24 ottobre 2009)



Ho letto anch'io quest'articolo qualche giorno fa, e anche in me ha suscitato parecchia rabbia.
Purtroppo oggi ci riempiamo solo la bocca di belle parole: inclusione, parità di diritti, etc. ; Ma a fatti non si fa quanto si dovrebbe.

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Messaggio  rosa cera Dom Nov 22, 2009 8:13 pm

Non posso dire che la visione dei video in aula mi abbia fatto aprire gli occhi sulle difficoltà che queste persone incontrano ogni giorno. Questo perché mi interesso parecchio a tali problematiche, mi capita spesso di seguire servizi televisivi (come “Le iene” o “Striscia la notizia” relativi al tema delle barriere architettoniche) e sono volontaria del Servizio Civile Nazionale presso il settore dei Servizi Sociali del Comune del mio paese. Posso però affermare che ogni volta provo un forte risentimento per tali situazioni, che definirei vergognose.
Da quanto si evince dai video è una situazione parecchio diffusa in tutta Italia (non solo al Sud) che costringe le persone disabili a rinunciare ad una vita “normale” e compromettono la possibilità di accedere alla maggior parte dei servizi. Si può, a mio parere, affermare che sono proprio le barriere architettoniche a rendere il soggetto “non abile”, facendogli pesare maggiormente la sua condizione.
Le barriere accentuano la disabilità del cieco, di una persona con problemi motori, obbligano costantemente a chiedere aiuto anche per salire su un marciapiede, limitando di fatto l’autonomia delle persone e calpestando la loro dignità.

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Messaggio  giovanna.chianese Dom Nov 22, 2009 11:25 pm

Ciao a tutti,
come già ho detto in aula, purtroppo non sono solo le persone in carrozzina a dover sconfiggere le barriere architettoniche, ma qualsiasi forma di disabilità nel nostro paese incontra difficoltà, infatti un pò di tempo fa alle Iene mostrarono un video (che purtroppo non sono riuscita a recuperare) di un uomo obeso che non poteva entrare in banca a svolgere le sue commissioni come fanno tutti visto che la porta di entrata era troppo piccola per le sue dimensioni.
Quello che io mi chiedo è come mai un paese sviluppato come il nostro che parla di uguaglianza, integrazione, relazione, rispetto, non mette a disposizione di persone disabili i servizi adeguati affinchè vivano la loro vita come facciamo noi normodotati.

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Messaggio  sabrina mangiacapra Dom Nov 22, 2009 11:43 pm

Gabriella Zeno ha scritto:Buongiorno a tutti...
In merito ai video visionati ieri in aula, ciò che ho visto non mi ha più di tanto scioccato, ciò in quanto è una realtà, che purtroppo anche a Napoli, fa parte del quotidiano. Basta semplicemente osservare strade, negozi e i nostri stessi condomini per renderci conto di quanto siamo indifferenti di fronte ad una realtà,che purtroppo oggi, è un dato di fatto, quella di essere disabile. E' vergognoso che in una società, dove l'altruismo, la benevolenza fanno parte della nostra Costituzione. E' innaturale dover vedere persone, che nonostante tante difficoltà d salute, vogliano a tutti i costi poter avere una vita "normale", poter avere anche loro la possibilità di poter scendere a fare una passeggiata autonomamente, fare la spesa o semplicemente poter ritirare i propri soldi dalla Banca.
Milano, città sempre al centro dell'opinione pubblica per i grandi eventi mondani, scientifici, per le "brave persone" che la popolano, anche lì, con grande dispiacere, si verificano gravi casi di indifferenza e di ingiustuizia verso il disabile. Disabile, che è prima di tutto una persona, un essere umano come noi, con dei sentimenti come i nostri; anzi loro hanno qualcosa in più rispetto a noi, quello di poter vedere oltre il semplice aspetto fisico, oltre il solito pregiudizio. E' assurdo dover vedere una persona su di una carrozzella, che tra l altro paga le nostre stesse tasse, non poter usufruire di un servizio pubblico, come la Metropolitana.
flower

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Messaggio  sabrina mangiacapra Lun Nov 23, 2009 12:02 am

linda granito ha scritto:salve a tutti, a proposito del video visto in aula sulle barriere architettoniche la riflessione che nasce è che esse limitano l'indipendenza dei soggetti diversamente abili e risultano più invalidanti dell'handicap stesso; inoltre l'indifferenza e l'incuria degli "addetti ai lavori", ovvero di chi dovrebbe controllare la funzionalità degli impianti come i montascale della metropolitana di Milano, non fanno altro che acuire il disagio e la rabbia dei portatori h, i quali avvertono l'impotenza della loro condizione in modo più accentuato.
Ad Ischia, dove io vivo, è partita una campagna di sensibilizzazione a favore dei diversamente abili, che riguarda sia la struttura urbanistica sia l'adeguata progettazione di strade e di marciapiedi per favorire i loro spostamenti in modo che siano il più autonomi possibile. Inoltre, per scuotere le coscienze, ai posti auto riservati c'è una segnaletica che afferma "hai preso il mio posto, prendi anche il mio handicap!!". Ora, è chiaro che al primo impatto questa forma di messaggio può apparire come una provocazione, ma rappresenta sicuramente un modo diretto che mira al cuore del problema della scarsa sensibilità dei terzi nei confronti di chi vive una situazione di oggettivo svantaggio.
alla prossima, saluti

Ciao Linda....innanzittutto voglio dirti che sono pienamente d'accordo con te e che mi piace molto l'iniziativa che ha adottato Ischia e che ci hai gentilmente segnalato...spero che anche i nostri comuni prendano esempio ma soprattutto che riesca veramente a scuotere le coscienze di tutti...

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Messaggio  Angela de Cristofaro Lun Nov 23, 2009 2:30 am

Non ho parole nel guardare il video... non capisco il motivo per il quale viene fatta una differenza tra "persone normali" e "persone disabili". Si continua a dire che arrivano richieste su come realizzare ad esempio un bagno nelle metropolitane per i disabili ma a quanto pare niente e nessuno prende in considerazione tutto questo... C'è una totale indifferenza nei confronti di queste persone che vivono quotidianamente con questo deficit...non c'è nulla che permette ad un disabile di vivere in maniera normale!! La nostra società è immersa nella tecnologia, elettrodomestici che si comandano a distanza, viaggi di piacere nello spazio, ma in questo mondo "iper-tecnologico" non ci rendiamo conto che molte persone che soffrono di ridotte capacità visive, uditive e motorie, si trovano purtroppo, ad essere ancora discriminate poichè nella nostra città sono ancora presenti tante barriere architettoniche, malgrado le leggi ne impongono l'eliminazione....ma le leggi devono essere rispettate, non devono servire solo a riempire pagine di libri, manuali di diritto e codici!!
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Messaggio  cimmelli mariangela Lun Nov 23, 2009 6:28 pm

https://www.youtube.com/watch?v=WFgw2dW_-Qg
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Messaggio  cimmelli mariangela Lun Nov 23, 2009 6:29 pm

https://www.youtube.com/watch?v=WFgw2dW_-Qg

guardate il video... cosa commentare?!
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