LEZIONE 2: Sab. 31 ottobre II Labor. (TEMA: SCRIVI SU DISABILE/DIVERSO - VEDI LINK DOMOTICA)
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La disabilità non è un mondo a parte,ma una parte del mondo.
ciao a tutti...ho trovato questa lettera su facebook l'autrice è Patrizia mamma di Fabio affetto da Tetraparesi Spastica . Sono rimasta particolarmente colpita dalle parole di questa mamma, sono mamma anch'io e mi chiedo tanta forza da dove venga.... è sicuramente solo l'amore.
Vorrei che le persone non si fermassero solo alla sedia,alla malattia, nonostante essa sia una parte ineliminabile, vorrei che le persone capissero che c'è anche altro, emozioni, sentimenti , pensieri, ideali, progetti. Impariamo tutti a capire che un giovane disabile ha esattamente le stesse esigenze di un qualsiasi altro giovane... musica, cinema, vacanze, qualche bevuta in compagnia, sport, risate, aperitivo con gli amici... e invece inevitabilmente il giovane disabile viene solo visto come un poveretto da compatire. Da portare a spasso come un cane.
Questi ragazzi disabili sono troppo poco considerati. E per niente considerati come individui.
Mai guardare il disabile come un poveretto. La pietà lo uccide. Impariamo piuttosto a guardarlo negli occhi e andare oltre. Disabilitiamo la disabilità. Abbattiamo l’ignoranza, e cerchiamo di capire che ad un giovane disabile non basta essere iscritto in una associazione. Serve altro.
Un ragazzino disabile della vostra età ha esattamente i vostri stessi problemi, litiga coi genitori, discute con l'insegnante, si ammala, si emoziona per una canzone...dove sta la diversità? Sicuramente la malattia e la sedia a rotelle sono una parte ineliminabile di una persona ma non rappresentano il tutto, c'è anche altro dietro: pensieri, emozioni, progetti, ideali. È brutto pensare che per molta gente queste persone sono solo persone “malate”, che camminano come pinguini, che si divincolano su una carrozzina, che guardano storto, obese e bruttine.
Ognuno di noi ha una propria storia da raccontare che ci permette di essere unici ed irripetibili. L'esperienza è arricchimento per tutti, si anche l'esperienza di una persona disabile.
Vi siete mai soffermati invece a guardare negli occhi una persona disabile? Avete mai imparato a conoscere davvero una persona disabile? Fatelo. Non ve ne pentirete. Non fermatevi all'apparenza, perché il vero handicap è quello di non riuscire ad andare oltre. Cos’è che ci spaventa tanto? La diversità? La diversità è una condizione umana.
Inoltre il disabile incontra anche barriere architettoniche. Il disabile è lungi da avere uguaglianza e libertà. Almeno per ora. Forse esiste qualche rara eccezione avvantaggiata da una buona famiglia, tanto aiuto e una città più o meno accessibile. Ma gli altri? Sembra quasi si viva in due mondi paralleli. Siamo qui, siamo qui con loro. E per strada il disabile non incontra di certo il buon pensante, il politico, il presidente…incontra noi gente corrente. E allora l’aiuto concreto deve partire da noi cittadini. Insieme. Per un mondo che risponda alle esigenze di tutti. Per una società che guardi a tutti, anche ai malati.
Io come mamma di un bambino disabile mi rendo conto che intorno a noi c'e' ancora molta ignoranza e molta gente ci guarda con passione, invece io guardo mio figlio o qualsiasi altro ragazzo disabile con amore, senza compassione.
Vorrei che le persone non si fermassero solo alla sedia,alla malattia, nonostante essa sia una parte ineliminabile, vorrei che le persone capissero che c'è anche altro, emozioni, sentimenti , pensieri, ideali, progetti. Impariamo tutti a capire che un giovane disabile ha esattamente le stesse esigenze di un qualsiasi altro giovane... musica, cinema, vacanze, qualche bevuta in compagnia, sport, risate, aperitivo con gli amici... e invece inevitabilmente il giovane disabile viene solo visto come un poveretto da compatire. Da portare a spasso come un cane.
Questi ragazzi disabili sono troppo poco considerati. E per niente considerati come individui.
Mai guardare il disabile come un poveretto. La pietà lo uccide. Impariamo piuttosto a guardarlo negli occhi e andare oltre. Disabilitiamo la disabilità. Abbattiamo l’ignoranza, e cerchiamo di capire che ad un giovane disabile non basta essere iscritto in una associazione. Serve altro.
Un ragazzino disabile della vostra età ha esattamente i vostri stessi problemi, litiga coi genitori, discute con l'insegnante, si ammala, si emoziona per una canzone...dove sta la diversità? Sicuramente la malattia e la sedia a rotelle sono una parte ineliminabile di una persona ma non rappresentano il tutto, c'è anche altro dietro: pensieri, emozioni, progetti, ideali. È brutto pensare che per molta gente queste persone sono solo persone “malate”, che camminano come pinguini, che si divincolano su una carrozzina, che guardano storto, obese e bruttine.
Ognuno di noi ha una propria storia da raccontare che ci permette di essere unici ed irripetibili. L'esperienza è arricchimento per tutti, si anche l'esperienza di una persona disabile.
Vi siete mai soffermati invece a guardare negli occhi una persona disabile? Avete mai imparato a conoscere davvero una persona disabile? Fatelo. Non ve ne pentirete. Non fermatevi all'apparenza, perché il vero handicap è quello di non riuscire ad andare oltre. Cos’è che ci spaventa tanto? La diversità? La diversità è una condizione umana.
Inoltre il disabile incontra anche barriere architettoniche. Il disabile è lungi da avere uguaglianza e libertà. Almeno per ora. Forse esiste qualche rara eccezione avvantaggiata da una buona famiglia, tanto aiuto e una città più o meno accessibile. Ma gli altri? Sembra quasi si viva in due mondi paralleli. Siamo qui, siamo qui con loro. E per strada il disabile non incontra di certo il buon pensante, il politico, il presidente…incontra noi gente corrente. E allora l’aiuto concreto deve partire da noi cittadini. Insieme. Per un mondo che risponda alle esigenze di tutti. Per una società che guardi a tutti, anche ai malati.
Io come mamma di un bambino disabile mi rendo conto che intorno a noi c'e' ancora molta ignoranza e molta gente ci guarda con passione, invece io guardo mio figlio o qualsiasi altro ragazzo disabile con amore, senza compassione.
rosa cantone- Messaggi : 11
Data di iscrizione : 01.11.09
Età : 55
Roberta Colmayer
DISABILE: la condizione di chi, in seguito a deficit motori, psicologici o fisiologici, vive una condizione di svantaggio, con conseguenti imitazioni nelle sue attività quotidiane.
DIVERSO: il diverso è chi quasi "fa paura", colui il quale si discosta da quei criteri che nella società consentono ad un individuo di essee considerato "normale".
Diversità non è solo abilità diversa, lingue, culture, razze differenti: diversità vuol dire anche unicità...
DIVERSO: il diverso è chi quasi "fa paura", colui il quale si discosta da quei criteri che nella società consentono ad un individuo di essee considerato "normale".
Diversità non è solo abilità diversa, lingue, culture, razze differenti: diversità vuol dire anche unicità...
Roberta Colmayer- Messaggi : 13
Data di iscrizione : 06.11.09
Località : san giorgio a cremano
risposta a maria angela
Maria Angela Amato ha scritto:Non sono d'accordo con teCaterina.. perchè diversabilità significa abilità diversa, cioè "tu" per raggiungere un obiettivo lo fai in modo diverso dal mio ma comunque in modo positivo perchè ci hai provato e ce l'hai fatta. Il prof Sibilio ha parlato tanto di abilità diverse... nn puoi considerare questo un termine negativo, assolutamente no!! Anzi!!caterina arena ha scritto:volendo per un minuto ritornare sul concetto di diversabilità... quello che a mio avviso dovrebbe essere modificato di questo termine è il legame tra un termine negativo (diverso) e uno positivo (abilità) che indica il saper fare!!!!sembra quasi un voler dire:tu puoi e sai fare ,ma nel modo diverso dal nostro!! ma il nostro modo di fare sarà sempre giusto e rispettoso nei confronti di tutti??
caterina arena- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 04.11.09
risposta a maria angela
cara maria angela... la mia personalissima critica era riferita al concetto di diverso e non di diversa abilità cha ritengo come te un termine di grande spessore pedagogico...mi dispiace ,ma forse non sono stata chiara per te nel mio intervento!!!!
caterina arena- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 04.11.09
domotica
ho letto alcuni interventi inerenti la domotica...ritengo che essa possa creare ulteriore diversità tra i diversamente abili in quanto si tratta di tecnologie di altissimo costo che non tutti possono permettersi e quindi ancora una volta il denaro darebbe vita a disabili di seria A e a quelli di serie B.
anna.avallone- Messaggi : 20
Data di iscrizione : 31.10.09
Età : 42
Località : napoli
suggerimenti dalla docente*******9 novembre
carissimi,
ringrazio tutti per i vostri contributi che leggo sempre perchè ho l'aggiornamento automatico nella mia posta, quindi li vedo e li leggo sempre in tempo reale.
Di solito preferisco dare spazio a voi nelle vostre riflessioni per poi parlarne in aula,
ma oggi ci tenevo a precisare che non dovete criticarvi a vicenda, questo forum accetta tutte le opinioni perchè ciascun contributo può arricchirci.
è questo l'apprendimento collaborativo,
crescere dall'altrui confronto.
non voglio sentire critiche personali, ma ragionamenti calmi e discussioni specifiche,
perchè potete non essere d'accordo tra voi ma
ascoltare l'altro con il tempo prolungato del forum vi farà comunque bene ad entrambi.
Quindi ascoltatevi, leggete l'altro, prima e dopo aver scritto,
vedrete quanto sarà utile a tutti per ragionare insieme in questo sistema virtuale a voi già familiare.
Insieme in classe continueremo il lavoro iniziato.
e........ complimenti a tutti i partecipanti!!!!!!
con affetto e stima
la docente
ringrazio tutti per i vostri contributi che leggo sempre perchè ho l'aggiornamento automatico nella mia posta, quindi li vedo e li leggo sempre in tempo reale.
Di solito preferisco dare spazio a voi nelle vostre riflessioni per poi parlarne in aula,
ma oggi ci tenevo a precisare che non dovete criticarvi a vicenda, questo forum accetta tutte le opinioni perchè ciascun contributo può arricchirci.
è questo l'apprendimento collaborativo,
crescere dall'altrui confronto.
non voglio sentire critiche personali, ma ragionamenti calmi e discussioni specifiche,
perchè potete non essere d'accordo tra voi ma
ascoltare l'altro con il tempo prolungato del forum vi farà comunque bene ad entrambi.
Quindi ascoltatevi, leggete l'altro, prima e dopo aver scritto,
vedrete quanto sarà utile a tutti per ragionare insieme in questo sistema virtuale a voi già familiare.
Insieme in classe continueremo il lavoro iniziato.
e........ complimenti a tutti i partecipanti!!!!!!
con affetto e stima
la docente
la domotica
Spesso siamo portati a parlare di “diversamente abile”. Una abilità rimane una abilità,per sua natura non è mai diversa,diverso è il modo con cui si esercita. Ad esempio, aprire la porta di casa è una abilità che comunemente si esercita con una tecnologia chiamata chiave; ma se la persona ha un problema a maneggiare, l’abilità non cambia, occorre una tecnologia diversa. La domotica fornisce le comuni abilità esercitate in maniera diversa, creando nel tempo uno stile di vita. Sono daccordo con la domotica se viene in aiuto delle persone diversamente abili.
ciao alla prossima Patrizia
Messico Patrizia- Messaggi : 22
Data di iscrizione : 30.10.09
Età : 41
SECONDO LABORATORIO 31 OTTOBRE LEZIONE 2
DISABILE soggetto che ha dei problemi fisici, psicologici.
DIVERSO colui che possiede differenti abilità
DIVERSO colui che possiede differenti abilità
ESPOSITO ROSA- Messaggi : 12
Data di iscrizione : 01.11.09
Età : 41
Località : Massa di Somma
Re: LEZIONE 2: Sab. 31 ottobre II Labor. (TEMA: SCRIVI SU DISABILE/DIVERSO - VEDI LINK DOMOTICA)
DISABILITA':SOGGETTO CHE MANCA DI ALCUNE ABILITA'
DIVERSO:PERSONA CHE DIFFERISCE DA CIO' CHE PER I PIU' E' CONSIDERATA LA NORMALITA'
DIVERSO:PERSONA CHE DIFFERISCE DA CIO' CHE PER I PIU' E' CONSIDERATA LA NORMALITA'
concetta la rocca- Messaggi : 11
Data di iscrizione : 08.11.09
Da FALSO MARGHERITA E SIMONA ROMANO
Lezione del 30/10/09 MARGHERITA - Falso Margherita Ieri a 13:26
HO PARTECIPATO ALLA DISCUSSIONE IN AULA, AFFERMANDO CHE IL TERMINE "ANORMALITà" IN EFFETTI NON ESISTE, E CHE NOI "NORMALI"DOBBIAMO ROMPERE QUESTE CONCEZIONI CHE CI SIAMO AUTOCOSTRUITE PER VIVERE IN UNA SOCIETà BASATA SULL'EGUAGLIANZA SOCIALE; SENZA NESSUNNA FORMA DI PREGIUDIZIO.
Falso Margherita
---------
re. margherita da simona romano Ieri a 16:47
cara Margherita,
mi trovi perefettamente sulla tua linea. L'anormalità non "dovrebbe esistere" nè come concetto nè come situazine di fatto, eppure si ripresenta continuamente dinanzi a noi, ogni giorno, e ci troviamo a doverla gestire, metabolizzandone gli effetti che divengono, alla fine, parte di noi.
Definire l'anormalità non è attività semplice; essa esiste in ciascuno di noi in maniera innata ed una norma non può essere definita con precisione nei rapporti tra esseri umani, tra persone così varie giorno per giorno, attimo dopo attimo. Se ora, in questo momento, ciascuna di noi due è diversa da come era un attimo fa, come possiamo definire la nostra stessa normalità?
e così anche per l'uguaglianza... il mondo dei concetti e delle definizioni è un mondo che tentiamo continuamente di limare, ma il vero significato di tutto questo può ritrovarsi solo nella realtà di ogni giorno.
ne approfitto per dirti che la prossima volta che vorrai inserire un tuo messaggio dovrai farlo cliccando prima sull'argomento relativo (es: lezione del 30/10 o lezione del 31/10) ed una volta dentro, cliccando su "quote" potrai inserire il messaggio, inviandolo. Quindi, in questo caso, dovevi prima cliccare sull'argomento "lezione del 31 ottobre..." e poi procedere come ti dicevo.
buon lavoro.
Simona Romano.
HO PARTECIPATO ALLA DISCUSSIONE IN AULA, AFFERMANDO CHE IL TERMINE "ANORMALITà" IN EFFETTI NON ESISTE, E CHE NOI "NORMALI"DOBBIAMO ROMPERE QUESTE CONCEZIONI CHE CI SIAMO AUTOCOSTRUITE PER VIVERE IN UNA SOCIETà BASATA SULL'EGUAGLIANZA SOCIALE; SENZA NESSUNNA FORMA DI PREGIUDIZIO.
Falso Margherita
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re. margherita da simona romano Ieri a 16:47
cara Margherita,
mi trovi perefettamente sulla tua linea. L'anormalità non "dovrebbe esistere" nè come concetto nè come situazine di fatto, eppure si ripresenta continuamente dinanzi a noi, ogni giorno, e ci troviamo a doverla gestire, metabolizzandone gli effetti che divengono, alla fine, parte di noi.
Definire l'anormalità non è attività semplice; essa esiste in ciascuno di noi in maniera innata ed una norma non può essere definita con precisione nei rapporti tra esseri umani, tra persone così varie giorno per giorno, attimo dopo attimo. Se ora, in questo momento, ciascuna di noi due è diversa da come era un attimo fa, come possiamo definire la nostra stessa normalità?
e così anche per l'uguaglianza... il mondo dei concetti e delle definizioni è un mondo che tentiamo continuamente di limare, ma il vero significato di tutto questo può ritrovarsi solo nella realtà di ogni giorno.
ne approfitto per dirti che la prossima volta che vorrai inserire un tuo messaggio dovrai farlo cliccando prima sull'argomento relativo (es: lezione del 30/10 o lezione del 31/10) ed una volta dentro, cliccando su "quote" potrai inserire il messaggio, inviandolo. Quindi, in questo caso, dovevi prima cliccare sull'argomento "lezione del 31 ottobre..." e poi procedere come ti dicevo.
buon lavoro.
Simona Romano.
SECOND LEZIONE MARGHERITA
SECOND LEZIONE MARGHERITA Falso Margherita Ieri a 16:34
SECONDO IL ME , PER "DISABILITà", S' INTENDE LA PATOLOGIA E QUINDI L'INCACAPACITà DI SVOLGERE IN MODO DEL TUTTO AUTONOMO LE PROPRIE ESIGENTE DI VITA QUOTIDIANA ; QUINDI SI DELINEA LA PATOLOGIA CON LE SUE CONEGUENZE. LA DIVERSITà è UN CONCETTO CHE NON CONDIVIDO, PERCHè è UN TERMINE CHE è INUTILE , SECONDO IL MIO MODESTO PENSIERO, NON DOVREBBE ESSERE NEANCHE UTILIZZATO PERCHè "DENIGRA SOLO" LA PERSONA CHE PRESENTA UNA PATOLOGIA ; LA CONIATO LA SOCIETà IN MODO INCONSAPEVOLE DIMENTICANDO CHE STIAMO PARLANDO SEMPRE DI "UN ESSERE UMANO". :
Falso Margherita
SECONDO IL ME , PER "DISABILITà", S' INTENDE LA PATOLOGIA E QUINDI L'INCACAPACITà DI SVOLGERE IN MODO DEL TUTTO AUTONOMO LE PROPRIE ESIGENTE DI VITA QUOTIDIANA ; QUINDI SI DELINEA LA PATOLOGIA CON LE SUE CONEGUENZE. LA DIVERSITà è UN CONCETTO CHE NON CONDIVIDO, PERCHè è UN TERMINE CHE è INUTILE , SECONDO IL MIO MODESTO PENSIERO, NON DOVREBBE ESSERE NEANCHE UTILIZZATO PERCHè "DENIGRA SOLO" LA PERSONA CHE PRESENTA UNA PATOLOGIA ; LA CONIATO LA SOCIETà IN MODO INCONSAPEVOLE DIMENTICANDO CHE STIAMO PARLANDO SEMPRE DI "UN ESSERE UMANO". :
Falso Margherita
seconda lezione/ 31 ottobre
DISABILE:colui che è diversamente abile, cioè che non ha alcune abilità o che le usa in maniera diversa;
DIVERSO: il diverso può essere chiunque non rispetti i canoni della "normalità", che ricordiamo essere la norma scelta da un determinato gruppo e che cambia a seconda dei periodi storici o della cultura. Parola secondo me che fortunatamente sta andando in disuso, almeno nella nostra società, perchè ormai vuoi per motivi religiosi, etnici, sessuali, ecc. siamo tutti diversi.
DIVERSO: il diverso può essere chiunque non rispetti i canoni della "normalità", che ricordiamo essere la norma scelta da un determinato gruppo e che cambia a seconda dei periodi storici o della cultura. Parola secondo me che fortunatamente sta andando in disuso, almeno nella nostra società, perchè ormai vuoi per motivi religiosi, etnici, sessuali, ecc. siamo tutti diversi.
elenaamendola- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 03.11.09
Re: LEZIONE 2: Sab. 31 ottobre II Labor. (TEMA: SCRIVI SU DISABILE/DIVERSO - VEDI LINK DOMOTICA)
DISABILITA' : persona con diverse abilità
DIVERSO : non considerato uguale agli altri
DIVERSO : non considerato uguale agli altri
Sara Gribaudo- Messaggi : 12
Data di iscrizione : 06.11.09
domotica
Guardando i video inererenti la domotica, pensavo, leggendo soprattutto il titolo di uno dei video, La casa del futuro:ma davvero vogliamo essere così un domani??? cioè vogliamo stare seduti su una poltrona, cliccare su un telecomando e i "robot" fanno le cose per noi?? Bè mi sembra eccesivo come cosa...
Per quanto riguarda la domotica per i disabili , è un altro discorso. E' sicuramente un progetto positivo, poichè li potrebbe rendere autonomi e quindi più sereni nel vivere la loro "condizione" perchè nn più dipendenti da altri ma da soli svolgerebbero le loro attività quotidiane. Ma penso anche che queste tecnologie vadano bene a un certo tipo di disabilità e (purtroppo è brutto a dirlo, ma è così) a un certo tipo di famiglia, cioè i costi di una casa del genere quali sono?
Per quanto riguarda la domotica per i disabili , è un altro discorso. E' sicuramente un progetto positivo, poichè li potrebbe rendere autonomi e quindi più sereni nel vivere la loro "condizione" perchè nn più dipendenti da altri ma da soli svolgerebbero le loro attività quotidiane. Ma penso anche che queste tecnologie vadano bene a un certo tipo di disabilità e (purtroppo è brutto a dirlo, ma è così) a un certo tipo di famiglia, cioè i costi di una casa del genere quali sono?
Maria Angela Amato- Messaggi : 30
Data di iscrizione : 01.11.09
Età : 38
DIVERSO
Il sentimento di diversità si accompagna solitamente alla sensazione spiacevole di essere altro, di non appartenere pienamente al proprio gruppo di riferimento. E' una sensazione di disagio e di scarso adattamento al contesto che finisce spesso per prevalere. Così anche il diverso per capacità finisce con il sacrificare il proprio talento in nome di una presunta uguaglianza normale, sperando che il senso di disagio diminuisca, anche se non può che aumentare. Così si trovano artisti con le loro opere, sconosciute al pubblico, chiuse in soffitta, non credendo nel loro valore e non volendo rischiare di perdere una speranza. Oppure musicisti che dopo aver assaggiato il successo si ritirano in ufficio con un lavoro da impiegato perché non è serio trasformare una passione in un lavoro! Così almeno si dice, tristemente. Oppure adolescenti che evitano la ricerca di sé ritenendola troppo dolorosa, chiudendosi in una "non vita propria". E così potremmo continuare. Talvolta vediamo riflesse negli altri le bellezze che noi desideriamo e che per invidia disprezziamo, in loro e poi in noi. La verità è che a nessuno piace essere considerato razzista, ma di razzismo ce n'è molto. A cominciare da se stessi, quando ci è difficile credere nelle nostre risorse, o quando le nostre risorse ci sembrano così uniche e incomprese da chiuderle in un cassetto. A volte sarebbe opportuno avventurarsi nei meravigliosi e oscuri meandri del nostro mondo interno per capire chi siamo, senza false illusioni, ricordando che chi conosce tutte le risposte, non si è fatto abbastanza domande. Quindi la diversità, benchè apparentemente non ci riguardi, in realtà appartiene al nostro vivere quotidiano, e dovrebbe farci riflettere anziché appiattirla, perché diversità è anche unicità.
LauraGervasio- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 01.11.09
Età : 40
Località : Giugliano in Campania
secondo laboratorio 31 ottobre (lezione2)
Ciò che ho scritto in aula riguardo i 2 termini é::.
Disabile:qualsiasi perdita conseguente a una menomazione,della capacità della persona di portare a termine(anche se con aiuti)le attività fondamentali della vita quotidiana come un essere normale.
Diverso:soggetto con caratteristiche fisiche,psichiche e comportamentali che differiscono dalla società e che lo contraddistinguono come unico ed irripetibile..Si allontana dalla norma perchè crede in altri valori e in altri modelli di vita..
Disabile:qualsiasi perdita conseguente a una menomazione,della capacità della persona di portare a termine(anche se con aiuti)le attività fondamentali della vita quotidiana come un essere normale.
Diverso:soggetto con caratteristiche fisiche,psichiche e comportamentali che differiscono dalla società e che lo contraddistinguono come unico ed irripetibile..Si allontana dalla norma perchè crede in altri valori e in altri modelli di vita..
Ultima modifica di Maria Lepore il Gio Nov 12, 2009 6:57 pm - modificato 1 volta.
Maria Lepore- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 02.11.09
SECONDO LA BORATORIO
RIPORTO CIO' CHE HO SCRITTO DI GETTO IN AULA:
-DISABILE: PERSONA CHE NN RIESCE A SVOLGERE COMPITI NEL MODO IN CUI ABITUALMENTE VENGONO SVOLTI DA UNA PERSONA NORMODOTATA
-DIVERSO: PERSONA UNICA ED IRRIPETIBILE
CIAO A TUTTI....
-DISABILE: PERSONA CHE NN RIESCE A SVOLGERE COMPITI NEL MODO IN CUI ABITUALMENTE VENGONO SVOLTI DA UNA PERSONA NORMODOTATA
-DIVERSO: PERSONA UNICA ED IRRIPETIBILE
CIAO A TUTTI....
iodice ivana- Messaggi : 13
Data di iscrizione : 05.11.09
DISABILITA' e DIVERSITA'
DISABILITA’ :
il concetto di disabile che voglio presentare è quello fornito dall’ICF, non più basato sull’esclusività dei fattori individuali ma che valuta la disabilità secondo un approccio multiprospettico, legato al funzionamento umano a tutti i livelli (biologico, personale e sociale).
“La disabilità viene intesa, infatti, come la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo, fattori personali e fattori ambientali che rappresentano le circostanze in cui egli vive. Ne consegue che ogni individuo, date le proprie condizioni di salute, può trovarsi in un ambiente con caratteristiche che possono limitare o restringere le proprie capacità funzionali e di partecipazione sociale”.
Pertanto esso non riguarda solo le persone con disabilità ma tutte le persone (è universale e è transculturale) proprio perché fornisce informazioni che descrivono il funzionamento umano e le sue restrizioni.
DIVERSITÀ
La diversità si riferisce alla varietà del mondo vivente; indica le variazioni o le differenze tra un individuo e l’altro ed esprime una caratteristica che accomuna tutti i soggetti … l’essere UNICI E IRRIPETIBILI!
il concetto di disabile che voglio presentare è quello fornito dall’ICF, non più basato sull’esclusività dei fattori individuali ma che valuta la disabilità secondo un approccio multiprospettico, legato al funzionamento umano a tutti i livelli (biologico, personale e sociale).
“La disabilità viene intesa, infatti, come la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo, fattori personali e fattori ambientali che rappresentano le circostanze in cui egli vive. Ne consegue che ogni individuo, date le proprie condizioni di salute, può trovarsi in un ambiente con caratteristiche che possono limitare o restringere le proprie capacità funzionali e di partecipazione sociale”.
Pertanto esso non riguarda solo le persone con disabilità ma tutte le persone (è universale e è transculturale) proprio perché fornisce informazioni che descrivono il funzionamento umano e le sue restrizioni.
DIVERSITÀ
La diversità si riferisce alla varietà del mondo vivente; indica le variazioni o le differenze tra un individuo e l’altro ed esprime una caratteristica che accomuna tutti i soggetti … l’essere UNICI E IRRIPETIBILI!
antonia luisa raucci- Messaggi : 13
Data di iscrizione : 02.11.09
Età : 36
Località : capodrise (CE)
Re: LEZIONE 2: Sab. 31 ottobre II Labor. (TEMA: SCRIVI SU DISABILE/DIVERSO - VEDI LINK DOMOTICA)
ciao Nadia , io penso che sbagliamo profondamente a considerare il termine disabile in maniera negativa.....Perchè sappiamo che la maggior parte riescono ad inserirsi serenamente nel contesto sociale d'appartenenza e perchè no se in possesso di strumenti adeguati ricoprire anche cariche importanti. Non dobbiamo emarginarli anzi possono insegnarci tanto..... e arricchirci. ciaoCillo Nadia ha scritto:Salve! .... se dovessi dire subito cosa mi fanno pensare le parole "disabile" e "diverso", risponderei che la prima mi darebbe l'idea di qualcosa detta in maniera dispregiativa, dis-abile = non abile, mentre la seconda più l'idea di qualcosa di positivo e di originale, abbinata all'unicità, individualità umana.
maddalena garzone- Messaggi : 33
Data di iscrizione : 04.11.09
Re: LEZIONE 2: Sab. 31 ottobre II Labor. (TEMA: SCRIVI SU DISABILE/DIVERSO - VEDI LINK DOMOTICA)
Ciao Sara ho letto il tuo intervento e mi sono soffermata sulla seconda considerazione e volevo chiederti ma cosa significa "il diverso è colui che non è uguale agli altri?"Sara Gribaudo ha scritto:DISABILITA' : persona con diverse abilità
DIVERSO : non considerato uguale agli altri
Siamo tutti diversi .... fortunatamente !!! Altrimenti non saremmo unici e irripetibili.
Perchè dobbiamo essere tutti uguali?Ma cosa intendi per uguaglianza ?
Grazie ciao
maddalena garzone- Messaggi : 33
Data di iscrizione : 04.11.09
Diversità....un concetto estremamente ampio!
"Essere normali significa rispettare sia le leggi ufficiali, sia le leggi non scritte che controllano la nostra vita morale stabilendo la distinzione tra bene e male, vizio e virtù, successo e fallimento. Chi si allontana dalla norma è invece "anormale", diverso dagli altri.
E’ diverso chi si sente tale: chi non riesce a rientrare nella norma perché è incapace di comportarsi e di vivere come gli altri o perché crede in altri valori e in altri modelli di vita. E’ diverso chi viene considerato tale e pertanto viene emarginato ed escluso.
Chi è privo di requisiti fisici o sociali ritenuti indispensabili: la salute, la bellezza, la intelligenza, il benessere economico, ecc. (...). Gli altri sono invece coloro che sono - o credono di essere - "normali", che rispettano le regole del gioco e che in virtù della loro posizione sanciscono la diversità. Eppure la distinzione tra normalità e anormalità, sebbene inevitabile e necessaria, non è un valore assoluto o eterno, ma una convenzione che può essere messa in discussione, criticata, modificata.
(...) Non sempre la diversità è anormalità. Anche senza uscire dai limiti della norma, esistono delle differenze naturali con cui dobbiamo inevitabilmente confrontarci: noi siamo diversi dagli altri e gli altri sono diversi da noi".
Diversità perciò come concetto positivo e negativo assieme, a seconda del senso e del valore che ognuno di noi, nelle varie situazioni, dà del termine.
Diversità come necessità della vita, come dato ineluttabile, come valore e ricchezza per lo scambio e la crescita umana.
Diversità come difficoltà cui andiamo incontro nel momento in cui per primi ci si sente diversi, esclusi, "fuori luogo"; come difficoltà nell'incontro con l’altro diverso da me, ma non perché di altro colore o razza, semplicemente perché "altro" ed in quanto tale pericoloso.
L’altro mette in gioco il nostro modo di vedere, mette in discussione la nostra vita perché crea il confronto, ci mette in discussione. Sembra quasi che le definizioni positive e negative di differenza si inseguano, ogni aspetto positivo ne porta dietro uno difficile da accettare, uno che pone dei problemi. E non è scontata la voglia ed il desiderio di mettersi in discussione.
La differenza non dovrebbe più essere un elemento da tollerare ma un bene da tutelare
E’ diverso chi si sente tale: chi non riesce a rientrare nella norma perché è incapace di comportarsi e di vivere come gli altri o perché crede in altri valori e in altri modelli di vita. E’ diverso chi viene considerato tale e pertanto viene emarginato ed escluso.
Chi è privo di requisiti fisici o sociali ritenuti indispensabili: la salute, la bellezza, la intelligenza, il benessere economico, ecc. (...). Gli altri sono invece coloro che sono - o credono di essere - "normali", che rispettano le regole del gioco e che in virtù della loro posizione sanciscono la diversità. Eppure la distinzione tra normalità e anormalità, sebbene inevitabile e necessaria, non è un valore assoluto o eterno, ma una convenzione che può essere messa in discussione, criticata, modificata.
(...) Non sempre la diversità è anormalità. Anche senza uscire dai limiti della norma, esistono delle differenze naturali con cui dobbiamo inevitabilmente confrontarci: noi siamo diversi dagli altri e gli altri sono diversi da noi".
Diversità perciò come concetto positivo e negativo assieme, a seconda del senso e del valore che ognuno di noi, nelle varie situazioni, dà del termine.
Diversità come necessità della vita, come dato ineluttabile, come valore e ricchezza per lo scambio e la crescita umana.
Diversità come difficoltà cui andiamo incontro nel momento in cui per primi ci si sente diversi, esclusi, "fuori luogo"; come difficoltà nell'incontro con l’altro diverso da me, ma non perché di altro colore o razza, semplicemente perché "altro" ed in quanto tale pericoloso.
L’altro mette in gioco il nostro modo di vedere, mette in discussione la nostra vita perché crea il confronto, ci mette in discussione. Sembra quasi che le definizioni positive e negative di differenza si inseguano, ogni aspetto positivo ne porta dietro uno difficile da accettare, uno che pone dei problemi. E non è scontata la voglia ed il desiderio di mettersi in discussione.
La differenza non dovrebbe più essere un elemento da tollerare ma un bene da tutelare
aurorabeatricegiacca- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 11.11.09
Re: LEZIONE 2: Sab. 31 ottobre II Labor. (TEMA: SCRIVI SU DISABILE/DIVERSO - VEDI LINK DOMOTICA)
Disabilità:condizione di RELATIVO svantaggio.
Diverso:concetto culturale che altera la considerazione e limita il rapporto fra gli individui.
Diverso:concetto culturale che altera la considerazione e limita il rapporto fra gli individui.
Francesca Evangelista- Messaggi : 2
Data di iscrizione : 02.11.09
Re: LEZIONE 2: Sab. 31 ottobre II Labor. (TEMA: SCRIVI SU DISABILE/DIVERSO - VEDI LINK DOMOTICA)
DISABILE = richiama l'idea di una "non abilità" nello svolgimento di uno o più compiti, azioni, prove. Dunque mi suggerisce l'idea di un limite che una persona trova nel fare qualcosa, quindi nel relazionarsi con l'ambiente circostante inteso nella più ampia accezione del termine.
DIVERSO = qualcuno che è diverso da quelli del contesto, più o meno ampio, di vita cui appartiene. Si tratta, dunque, di una differenza rispetto a un altro o ad altri individui. Il termine differenza non richiama automaticamente e necessariamente un'idea negativa, al contrario la parola "differenza", nel linguaggio comune, è spesso legata a idee e concetti positivi (mi viene in mente, ad esempio, l'espressione "fare la differenza").
DIVERSO = qualcuno che è diverso da quelli del contesto, più o meno ampio, di vita cui appartiene. Si tratta, dunque, di una differenza rispetto a un altro o ad altri individui. Il termine differenza non richiama automaticamente e necessariamente un'idea negativa, al contrario la parola "differenza", nel linguaggio comune, è spesso legata a idee e concetti positivi (mi viene in mente, ad esempio, l'espressione "fare la differenza").
Giuliana Pianura- Messaggi : 22
Data di iscrizione : 03.11.09
Re: LEZIONE 2: Sab. 31 ottobre II Labor. (TEMA: SCRIVI SU DISABILE/DIVERSO - VEDI LINK DOMOTICA)
LA DIVERSITA' E' UNA RISORSA....... guardate il video fino in fondo......esprime ciò che penso
ClementinaVillano- Messaggi : 19
Data di iscrizione : 06.11.09
intervento relativo alla Lezione del 31 ottobre
Quello che ho scritto di getto:
Disabile: colui che ha delle menomazioni e vive una situazione di svantaggio ma che possiede della abilità diverse che bisogna valorizzare.
Diverso: tutti noi siamo diversi gli uni dagli altri ed è proprio la diversità a renderci soggetti unici e irripetibili.
Disabile: colui che ha delle menomazioni e vive una situazione di svantaggio ma che possiede della abilità diverse che bisogna valorizzare.
Diverso: tutti noi siamo diversi gli uni dagli altri ed è proprio la diversità a renderci soggetti unici e irripetibili.
ciaramella filomena- Messaggi : 12
Data di iscrizione : 02.11.09
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