LEZIONE 2: Sab. 31 ottobre II Labor. (TEMA: SCRIVI SU DISABILE/DIVERSO - VEDI LINK DOMOTICA)

La professoressa sabato ci ha chiesto di guardare a casa il video sulla domotica e iniziare a riflettere intorno a quest'aspetto!
Già in aula, mentre guardavo il fimato mi sono chiesta: ma questo tipo di tecnologie,che tanto possono fare per i soggetti diversamente abili, non saranno accessibili solo a pochi? Così facendo non tutti i soggetti potranno godere dei vantaggi che questi supporti forniscono! Ci saranno così persone diversamente abili che godranno di tali benefici conducendo una vita sociale migliore e, persone diversamente abili, che per la loro condizione economica non solo non potranno godere di questi benefici, ma vivranno una condizione di "svantaggio nello svantaggio".
Tutto ciò mi porta a immaginare che possa essere lo stato ad offrire a queste persone i supporti necessari per migliorare le loro condizioni di vita e favorirendo, così, uguali opportunità.

Il diverso può essere colui che si sente differente rispetto ad un altro in quanto sussiste un confronto tra due o più persone . Il disabile è un soggetto con disturbi fisici o psichici o anche entrambi , che confrontandosi con persone normodotate, come i componenti della sua famiglia o anche i compagni di scuola, nota differenze tali da avvertire la diversità!Ma il diverso può essere anche un soggetto normodotato che può avvertire una disuguaglianza sociale, economica o anche culturale.

DISABILE è un soggetto che presenta una restrizione o carenza(conseguente o meno a menomazione) nella capacità di svolgere un'attività nel modo o nei limiti ritenuti normali per un essere umano.Un esempio di disabilità che può derivare dalla cecità(menomazione) è la difficoltà motoria, di orientamento, di lettura, di scrittura.La disabilità è un disturbo, un danno legato a quell'organo.Pone l'accento su quello che la persona ha difficoltà a fare.
DIVERSO è colui che si comporta in modo non conforme a quelli che, per la maggioranza delle persone, sono i normali canoni di vita.Esempio il trasgressivo.

Ciao a tutti.....
Il disabile per me è colui che ha una ridotta capacità d'interazione con l'ambiente sociale.
Il diverso è colui che è si differenzia dalla società e quindi dalla normalità.

quando si parla di disabilità,mi viene da pensare ad una carenza (conseguente ad una menomazione) della capacità di svolgere un'attività nel modo o nei limiti normali.. cioè ritenuti normali per un essere umano; per quanto riguarda il concetto di diverso.... mi sorge subito una domanda: ma chi è il vero diverso.. chi guarda o chi è guardato?

[b]In aula ci è stato chiesto di definire i concetti di disabile e diverso.
Disabile:persona che in seguito ad una menomazione è incapace di compiere un'attività nei limiti ritenuti normali per quella persona.
Diverso:persona che si differenzia dalle altre per determinate caratteristiche; è proprio questa diversità che ci rende unici ed irripetibili!

DISABILE = Condizione che è conseguenza della menomazione che non permette alla persona la piena capacità d'interazione con l'ambiente...

DIVERSO = persone a cui vine affidata dalla società un'etichetta perchè considerate al di fuori dalla normalità (non solo in senso o psichico...)

Ciao
questo è quello che scrissi di getto in aula:

disabile: persona che per menomazione o altri motivi non ha una particolare abilità
diverso: è "diverso" colui che non rientra nei canoni impostati dalla società

DISABILE: E' una persona che ha delle disfunzioni o motorie o psichiche ed ha dunque bisogno di supporti per colmare tali gap.

Diverso:sono persone sicuramente interessanti che potrebbero insegnarci qualcosa o meglio nuovi punti di vista.
Ai più spesso fanno paura e dunque li emarginano.

DISABILE = " Persona che mostra carenza, a seguito di una menomazione,delle capacità di svolgere un'attività nel modo o nei limiti ritenuti normali per un essere umano."

DIVERSO = " Persona affetta non necessariamente da deficit fisici o psichici ma con comportamenti, caratteristiche fisiche e sessuali diverse dalla media delle persone. "

DISABILITà: colui che in seguito ad una menomazione presenta difficoltà nello svolgere azioni, compiti o mansioni.
DIVERSO: Il diverso è colui che non è nella "norma", quindi colui che si dissocia dal pensiero comune. Può essere considerato "diverso" chi è troppo alto, chi non parla la nostra lingua, chi non professa la nostra stessa religione... TUTTI SIAMO DIVERSI

.A tal proposito vorrei riportare una poesia pubblicata qualche anno fa su una rivista "Scuola e didattica". Questa poesia è stata scritta da un papà, che stanco di sentir chiamare suo figlio "DIVERSO", chiarisce che non c'è nulla che lo differenzia rispetto a tutti gli altri bambini. La propongo a tutti voi perchè, a mio parere, è un grande insegnamento di vita.

Chiamami per nome

Non voglio più essere conosciuto per ciò che non
ho
ma per quello che sono: una persona come tante
altre.
Chiamami per nome.
Anch'io ho un volto, un sorriso, un pianto,
una gioia da condividere.
Anch'io ho pensieri, fantasia, voglia di volare.
Chiamatemi per nome.
Non più portatore di handicap, disabile,
handicappato, cieco,sordo,cerebroleso, spastico,
tetraplegico.
Forse usate chiamare gli altri:
"portatore di occhi castani", oppure "inabile a
cantare"?
o ancora "miope e presbite"?
Per favore: abbiate il coraggio delle novità.
Abbiate occhi nuovi per scoprire che, prima di
tutto, io
"SONO".
Chiamatemi per nome.

sono contenta che tu l'abbia citata, è con questa poesia che io inizio il testo Nozioni introduttive....che voi portate per il mio corso. la docente

[quote="La Manna Rossella Anna"]DISABILITà: colui che in seguito ad una menomazione presenta difficoltà nello svolgere azioni, compiti o mansioni.
DIVERSO: Il diverso è colui che non è nella "norma", quindi colui che si dissocia dal pensiero comune. Può essere considerato "diverso" chi è troppo alto, chi non parla la nostra lingua, chi non professa la nostra stessa religione... TUTTI SIAMO DIVERSI

.A tal proposito vorrei riportare una poesia pubblicata qualche anno fa su una rivista "Scuola e didattica". Questa poesia è stata scritta da un papà, che stanco di sentir chiamare suo figlio "DIVERSO", chiarisce che non c'è nulla che lo differenzia rispetto a tutti gli altri bambini. La propongo a tutti voi perchè, a mio parere, è un grande insegnamento di vita.

Chiamami per nome

Non voglio più essere conosciuto per ciò che non
ho
ma per quello che sono: una persona come tante
altre.
Chiamami per nome.
Anch'io ho un volto, un sorriso, un pianto,
una gioia da condividere.
Anch'io ho pensieri, fantasia, voglia di volare.
Chiamatemi per nome.
Non più portatore di handicap, disabile,
handicappato, cieco,sordo,cerebroleso, spastico,
tetraplegico.
Forse usate chiamare gli altri:
"portatore di occhi castani", oppure "inabile a
cantare"?
o ancora "miope e presbite"?
Per favore: abbiate il coraggio delle novità.
Abbiate occhi nuovi per scoprire che, prima di
tutto, io
"SONO".
Chiamatemi per nome.[/quot




che belle queste parole....esprimono proprio la realtà dei fatti...

Buonasera a tutti.... a mio avviso la disabilità è una condizione personale vissuta dopo una menomazione a carico di un arto, quindi il soggetto in questione avrà difficoltà ad essere autonomo nell'esecuzione di compiti "normali" e ciò genererà anche conseguenze nelle interazioni sociali.
D'altra parte non bisogna dimenticare che esistono anche disabili che non si sentono tali infatti riescono a compiere qualsiasi tipo di attività valorizzando e sviluppando abilità diverse.
Il termine diverso secondo me indica un'etichetta che la società attribuisce a colui che si differenzia dalla massa e ciò può avvenire per diversi motivi: razza, religione , sesso ....., riflettendo mi chiedevo ma chi stabilisce la normalità?si può rispondere naturalmente dicendo che è ciò che risulta condivisibile dalla maggior parte delle persone ... e se non fosse così? vi lascio riflettere...

Salve! .... se dovessi dire subito cosa mi fanno pensare le parole "disabile" e "diverso", risponderei che la prima mi darebbe l'idea di qualcosa detta in maniera dispregiativa, dis-abile = non abile, mentre la seconda più l'idea di qualcosa di positivo e di originale, abbinata all'unicità, individualità umana.

buongiorno a tutti!
a primo impatto sentendo le parole disabile e diverso mi viene da dire:

DISABILE= ha una condizione che porta una ridotta capacità di interazione con l'ambiente sociale che è definito nella norma,in seguito ad una o più menomazioni.Persona che ha abilità diverse rispetto a quelle standard.

DIVERSO= parola somatizzata a pieno in me.infatti per me non esiste la normalità...non esiste ciò che è normale e ciò che non lo è;una cosa per me può essere giusta o opportuna e per altri milioni di persone è il contrario....ecco perche dico che è la diversità che ci rende speciali e non la norma(se di norma si può parlare)visto che in tutto il mondo le cose reali e vive non sono mai uguali tra loro(mele,conchiglie,animali,alberi).

Ciao a tutti!Ecco quello che ho scritto in aula:
Disabile=persona che ha difficolta'nello svolgimento di attivita' ritenute normali.
Diverso=molto spesso il disabile viene considerato un diverso rispetto ai normodotati.Credo che chi ha una menomazione ha la stessa dignita' umana e ha diritto al massimo rispetto e considerazione, tutti siamo diversi ,ogni essere umano e' unico e irripetibile

Buon pomeriggio a tutti, dopo aver visionato i video sulla domotica, ovvero sulla "casa del futuro", "la casa intelligente", dove impera la tecnologia, che utilizza strutture, impianti ed apparecchiature che servono a rendere la qualità della vita migliore e forse anche più sicura, ho riflettuto su come essa fosse importante per un soggetto diversamente abile. Sicuramente essa permetterebbe all'individuo di vivere in maniera autonoma, di fargli svolgere attività che diversamente non avrebbe potuto fare, però allo stesso tempo mi sono domandata, ma una casa del genere che costi ha? E' alla portata di tutti? La risposta è evidente, fin quando i costi saranno proibitivi,ci saranno sempre differenze anche tra i diversamente abili, cioé tra coloro che potranno permettersi certi lussi e chi no, quindi come si risolve il problema

Le prime parole che mi sono venute alla mente sono....
disabile= persona non autonoma

diverso = colui che presenta delle caratteristiche fisiche, psicologiche e comportamentali differenti dalla maggioranza della popolazione

Questo è ciò che ho scritto in classe
Disabile: Colui che non ha le capacità necessarie a svolgere una determinata attività.
Diverso: Ogni individuo presenta delle caratteristiche distinte dagli altri; pertanto ogniuno di noi è diverso dall'altro.

Ecco quello che ho scritto in aula:
Disabile= Persona che ha difficoltà ad eseguire un compito.
Diverso = Individui con varie caratteristiche.

Disabile= Il disabile è colui che vive una situazione di svantaggio rispetto agli altri nello svolgimento di attività quotidiane,in altre parole, è colui che non è abile a svolgere attività che i normodotati riescono invece a fare.

Diverso= Il diverso è colui che si distingue dagli altri per alcune caratteristiche.

il termine ''disabilità'' mi fa pensare a una limitazione, in seguito a un danno o a una menomazione, di svolgere le attività nei modi e nei tempi ritenuti normali per qualsiasi altro individuo.
il termine '' diversità'' richiama invece qualsiasi caratteristica, peculiarità proprie di una persona, tali da distinguerci gli uni dagli altri.
Tutti sono diversi; non tutti sono disabili.
anche il disabile è quindi un diverso, non a causa della sua disabilità, ma grazie alla sua unica e irripetibile persona.

Grazie La Manna Rossella x la bellissima poesia che hai postato!!!
Tutti siamo diversamente abili.... Più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto siano vere queste parole....

Salve a tutti ! Mi sono iscritta proprio ora al forum! Di getto definirei:
"DISABILE" colui che non riesce ad eseguire un compito o un'azione a causa di menomazioni fisiche e/o psichiche
Per quanto riguarda il concetto di "DIVERSO", la diversità caratterizza tutti, ognuno è diverso rispetto all'altro!

Alla prossima